martedì 12 giugno 2007

Giovani imprenditori si nasce o si diventa?

Rileggendo l'intervista su Aliasfvg.it di Anna Franca Didonna a Simone Cagidiaco, presidente dei Giovani imprenditori di Gorizia, sono rimasto colpito dall'"identikit del giovane imprenditore", che deve avere...


Sicuramente coraggio, creatività, responsabilità, soprattutto nei confronti dei terzi, ma in particolare amore per la sfida. Professionalità e preparazione sono entrambe condicio sine qua non, la base di noi giovani imprenditori.

Un mix non da poco! La preparazione e la professionalità vengono dall'esperienza e dallo studio, ragione per cui i giovani imprenditori possono vantare una preparazione accademica invidiabile a quelli "old school" del paròn-faso-tuto-mi. I giovani in questo superano i loro padri, a mio avviso. Non per fare del classismo, ma la conoscenza è uno dei valori aggiunti che, se unito all'esperienza sul campo, possono fare davvero la differenza sul mercato.

Oltre alle doti di coraggio, di responsabilità e di amore per la sfida che sono proprie della definizione stessa di imprenditore, emerge la creatività come elemento discriminante.

Mi chiedo dunque cosa significhi "

Nel caso dell'imprenditoria, dove sta la "vera" creatività? Nella capacità di comunicare? Nella capacità di anticipare le tendenze del mercato? Nell'avere delle (buone) idee? Nel pensare in modo alternativo (vedi la definizione di pensiero laterale anche qui)?

Ecco quindi la ragione della domanda-titolo di questo post. Si può diventare imprenditori o già si nasce con certe doti. E poi ancora: se tutti fossero creativi, nessuno allora lo sarebbe davvero!

Cosa ne pensate?

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